lunedì 3 marzo 2008

Il Casalone cambia casa

È toccato al TPO, al Link, al VAG, ora è la volta del Casalone.
L’associazione “Casalone Rock Club – il Sottotetto” (costituitasi nel ’93) lascia la storica sede di Viale Zagabria – occupata dagli anni ’90 assieme al Covo – e si trasferisce nell’ex vivaio comunale di via Viadagola 16.
Un trasloco atteso e studiato, possibile grazie ad una convenzione che il Comune ha stipulato con l’associazione in collaborazione anche col quartiere San Donato. E dietro al quale – precisa Anna Patullo, assessore all’Ambiente con delega alle politiche giovanili – c’è un progetto preciso: la volontà cioè di rivedere, sistemare e riorganizzare tutti gli spazi per i giovani.
Nato a metà degli anni ’80 nel quartiere San Donato come centro di aggregazione giovanile e di promozione musicale, il Casalone è diventato negli anni un punto di riferimento nel panorama bolognese, non solo musicale, ma anche culturale in senso più ampio.
Spazio nuovo dunque, ma continuità nelle attività dell’associazione, tra cui quelle di solidarietà che da anni la vedono impegnata in progetti ed iniziative nei paesi in via di sviluppo.
A ciò si aggiungono le opportunità-potenzialità offerte da questa nuova collocazione, in primis l’autogestione dello spazio verde che circonda lo stabile assegnatole e la possibilità di sfruttare energie alternative, come quella solare. Si parla di 1,5 ettari di terreno (dei 13 complessivi dell’area), recintato dalla stessa associazione, che si vuole sfruttare anche per attività extra-musicali, scolastiche, sportive, culturali.
La vicinanza poi dell’ ex vivaio alla facoltà di agraria – spiega il Preside Andrea Segré – fa sperare che questo nuovo spazio giovanile possa diventare un luogo di incontro e di riferimento per i suoi studenti.
Uno spazio insomma da vivere sia di notte che di giorno, anche attraverso proposte ed eventi organizzati in sinergia con il quartiere e altre realtà associative.
La programmazione ufficiale sarà disponibile solo da maggio, ma qualche anticipazione è già possibile farla. In rispetto della lunga tradizione il venerdì rimarrà la serata del funky con i djs Zeta e Molla, il sabato del reggae/dub/hip pop con i djs Pier Tosi e Mongardino Posse ed eventuali ospiti. Il resto della settimana sarà dedicato invece alla musica dal vivo, una tradizione che a Bologna si è un po’ persa e che si vorrebbe poter rilanciare. Già confermata la presenza di Ritchie Kotzen ex Mr.Big/Poison (6 marzo), degli House of Lords (26 marzo), dei Twin Dragons (3 aprile), dei Tygers of Pan Tang (13 aprile).
I presupposti ci sono tutti e la volontà pure.
Unica nota dolente in questo quadro agreste è la mancanza di un collegamento pubblico con il centro. Problema non da poco, se si pensa che i frequentatori di questi spazi sono soprattutto studenti, molti dei quali fuori sede, non automuniti. Si sta pensando anche a questo – afferma l’assessore – ma una soluzione praticabile (l’ipotesi è quella di un accordo con l’ATC per un autobus dedicato che colleghi i principali centri sociali) non è ancora stata trovata.
Se si riuscirà anche in questo potremo allora dire che si è fatto davvero qualcosa di nuovo.
Katia Grancara

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