giovedì 27 gennaio 2011

Per una serata SPLENDIDA SPLENDENTE!

Non chiamatela Donatella. E tenetela lontana dalle lamette.
Sto parlando di Rettore, Donatella Rettore, una delle personalità più interessanti della musica italiana che da più di venti anni porta originalità nelle nostre giornate con i suoi testi esuberanti, irriverenti, e con i suoi costumi sempre un passo avanti.
Una ventata di freschezza per una serata che certamente ricorderete: preparate gli orecchini che più grandi non li fanno come i lampadari a Capodanno, la cotonatura più rock e il giubbo in pelle con le spille fluorescenti. Gli anni Ottanta sono tornati!
Donatella Rettore vi aspetta con la sua band venerdì 28 Gennaio 2011, all'Estragon di via Stalingrado 83.
telefono 051 0955199
A seguire, si continua con l'irresistibile sound anni Ottanta, con le fantastiche Poppen Djs.
Donatella Rettore, per una serata... splendida splendente!!!
info
http://www.estragon.it/programma.htm
costo biglietto  ore 22.00    10 euro
dopo mezzanotte  free entry

lunedì 24 gennaio 2011

La Soffitta 2011: progetti di teatro, danza, musica e cinema

Riparte La Soffitta, la rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Centro La Soffitta del Dipartimento di Musica e Spettacolo
In programma nove concerti, sei presentazioni di libri, dodici incontri con artisti, cinque convegni, due rassegne video e tredici spettacoli teatrali. 
"Nonostante la condizione di crisi che tutti conosciamo - ha spiegato la direttrice del Dipartimento Giuseppina La Face - l'Ateneo di Bologna non ha fatto mancare il suo appoggio a La Soffitta che anche quest'anno presenta un cartellone ricco e di grande qualità". 
Appoggio che conferma Ornella Montanari, in rappresentanza del rettore Dionigi: "Andiamo avanti con il coraggio della volontà: La Soffitta è un'iniziativa a cui l'Università tiene molto e di grande importanza per tutta la città, non possiamo che rinnovare il nostro impegno per sostenerla".
Il programma di eventi - pensato dal responsabile scientifico del Centro La Soffitta Marco De Marinis - si apre il 27 gennaio commemorando il Giorno della Memoria con un omaggio al regista e giornalista francese Claude Lanzmann, partigiano, insignito con la Legion d’Onore.  
Alle 16, ai Laboratori Dms, sarà proiettato il suo film del 2001 sulla rivolta nel campo di concentramento di Sobibór nel '43 ("Sobibór, 14 Octobre 1943, 16 Heures"). 
Seguirà una tavola rotonda realizzata in collaborazione con StoricaMente, rivista del Dipartimento di Discipline Storiche Antropologiche e Geografiche.

sabato 22 gennaio 2011

Teatro: il Duse di Bologna darà ancora spettacolo fino alla fine di maggio

Domenica 23 gennaio il Teatro Duse di Bologna ospita una Lectura Dantis da parte di Guido Ferrarini in omaggio a Carmelo Bene. Si tratta del primo appuntamento gratuito offerto alla città dopo la quasi certa chiusura del teatro decretata lo scorso anno con la dismissione da parte dell’Ente Teatrale Italiano, soppresso nel 2010.
“Il Teatro Duse è al vostro servizio. Come sempre!”.
Questo lo slogan scelto dal più antico teatro bolognese per ripresentarsi al suo pubblico.
Alcune trattative tra la proprietà, privata, e vari enti pubblici andate a vuoto, sono poi sfociate in quella che sembrava la proposta meno accreditata lanciata da Guido Ferrarini e dal suo Teatro Aperto. “Una boutade era stata definita da alcuni”, si è lamentato Ferrarini, che si è concretizzata in un calendario di 23 proposte per 45 giornate di apertura, fino alla fine di maggio.
Per rendere possibile questa mini stagione la proprietà del teatro ha rinunciato al canone d’affitto (circa 280.000 euro all’anno che nelle precedenti trattative non aveva mai voluto ritoccare) e assieme alla compagnia di Ferrarini si accolla le spese di gestione, comprese quelle per l’assunzione, fino a fine stagione, delle maschere.
”E’ chiaro – ha aggiunto Ferrarini – che senza alcun contributo per il futuro saremo col culo per terra. Non ce la possiamo fare”.

venerdì 21 gennaio 2011

Agli angeli piace la musica!

Presso la sede della Provincia di Bologna, si è celebrato un “matrimonio” importante, tra la società SPREAKER, il nuovo fenomeno del web 2.0, e alcuni soci di Italian Angels for Growth (IAG), il principale gruppo d'investimento informale in capitale di rischio.

L'evento è stato poi festeggiato con un Radioaperitivo in una location d'eccezione, il Museo della Comunicazione G.Pelagalli Mille Voci Mille Suoni, patrimonio Unesco della cultura.

BAN Bologna (Business Angel Network), la rete regionale che mette in contatto investitori e progetti imprenditoriali nata nel 2001 su iniziativa della Provincia di Bologna e dei soggetti che si occupano di impresa sul territorio, ha in questo modo festeggiato i suoi 10 anni di attività, con 35 milioni di investimenti fatti e circa 200 matrimoni all'anno celebrati.

Per quanto riguarda Spreaker, l'investimento fatto da IAG è stato di circa 300.000 euro, ma soprattutto è stato un'investimento che ha portato alla giovane azienda bolognese un supporto di esperienza, sviluppo commerciale con aziende per grandi marchi, rete di contatti, relazioni commerciali e competenze manageriali per poter indirizzare la start up nella giusta direzione da subito e quindi far partire il motore per generare profitti sul mercato.

Ma di che cosa si occupa esattamente Spreaker? Ispirata alle radio libere degli anni '70, nasce dal'idea di quattro giovani ingegneri bolognesi che hanno voluto rompere con i limiti della "vecchia" tradizione radiofonica, creando uno spazio interattivo che permette a chiunque in maniera facile e gratuita di creare e trasmettere un programma radio tramite una piattaforma sul web che è stata lanciata il 15.10.2010 e che ad oggi conta già 40.000 persone iscritte per creare contenuti e 150/200.000 ascoltatori unici su base mensile, con un 15% di utenti esteri, senza aver fatto nessuna azione di marketing.

Certe cose sembrano molto americane ma si possono fare anche qua, nella città che ha visto i natali di Guglielmo Marconi e di Radio Alice, con i nostri giovani che hanno ancora idee e sono pronti a prendere in mano questo ideale testimone e portarlo molto avanti e molto in alto.

Sempre di più ci siano idee importanti e business angel disposti ad investire.


giovedì 6 gennaio 2011

Moto bolognesi: L’Italjet di Leopoldo Tartarini 1960-1988

Il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, dopo le tre recenti mostre dedicate alle “Moto bolognesi” che hanno ricostruito la storia di 70 aziende produttrici degli anni 1920-1950, con l’obiettivo di studiare le dinamiche di sviluppo e di crescita del comparto motoristico che è stato, ed è tuttora, uno dei settori di punta dell’industria locale, prosegue nell'approfondimento dedicato a protagonisti e marche del settore.

Nata nel 1960, in pieno boom economico, l’azienda denominata Italemmezeta e poi, dal 1967, Italjet ha fedelmente rispecchiato, per tutto il suo percorso produttivo, le qualità del suo fondatore, Leopoldo Tartarini, pilota acclamato negli anni ’50 per la sfrontatezza ed il coraggio che lo avevano portato a vincere le classiche dell’epoca, la Milano-Taranto ed il MotoGiro.

Spaziando in tutte le cilindrate ed in tutte le tipologie, nel corso di 4 decenni l’Italjet ha realizzato per gli appassionati italiani e stranieri una grande varietà di modelli, alla continua ricerca dell’innovazione nello stile, nei materiali impiegati e nelle caratteristiche costruttive.

Nel cinquantenario della fondazione, vengono quindi esposti i più significativi modelli della casa bolognese, resi disponibili da collezionisti privati.

Per l’allestimento, la definizione dei contenuti e l’individuazione delle moto il Museo si è avvalso della collaborazione e della consulenza di Pasquale Mesto, profondo conoscitore della storia Italjet, il quale ha messo a disposizione l’archivio di immagini e documenti della ditta.

In esposizione: 22 motocicli e 5 visori tematici con oltre 400 immagini storiche sino al 29 gennaio 2011.


lunedì 3 gennaio 2011

Che bella giornata, per dire ti amo

Dopo lo strepitoso successo di “Cado dalle nubi” (quasi 16 milioni di incassi al box-office) torna nei cinema Luca Medici, in arte Checco Zalone, uno dei comici più amati d'Italia, sempre in tandem con l'amico regista Gennaro Nunziante.
Oggi all'anteprima bolognese, in uscita il 5 gennaio per Medusa, distribuito in oltre 800 copie, il film promette di essere uno dei campioni d'incasso del nuovo anno, sfruttando anche l'onda lunga dell'ultimo week-end di vacanze natalizie.
Il personaggio Checco Zalone, è un ignorante il cui candore permette di dire e fare cose terribili. Stavolta non si parla di Lega e gay ma d’integrazione religiosa. Nella storia Zalone è un aspirante carabiniere, che viene ingaggiato tramite raccomandazione come guardia giurata del Duomo di Milano. Qui viene adescato da una studentessa d'architettura che si finge francese e se ne innamora. In realtà la ragazza è di origine araba e si trova a Milano per portare a termine la sua personale vendetta.
Questo è solo l'inizio di una reazione a catena che si concluderà comunque nel migliore dei modi, con i malintenzionati di turno seppelliti da una sana risata.
Così come quando dice a Farah, giovane "francese di madre bina" (magrebina) che in Italia non serve a niente studiare e che per ottenere qualcosa devi conoscere qualcuno di più in alto, la risata che scoppia naturale si spegne al pensiero che non si poteva proprio descrivere il nostro Paese meglio di così.
Poi un buon finale, scontato quanto basta ed innovativo, nuovo e pulito, nè il classico lieto fine e neanche la tragedia. La storia di mondi sociali che si accavallano e non si possono incontrare. Alcuni restano in equilibrio ed altri vanno via per necessità.
Da segnalare nella colonna sonora due brani originali composti da Medici, in puro stile zaloniano: “Se mi aggiungerai” (parodia dell'amore ai tempi di Facebook) e “L'amore non ha religioni”, composta a quattro mani con Nunziante.
Presenti nel cast anche Tullio Solenghi, Annarita del Piano, Rocco Papaleo e Ivano Marescotti, oltre alla bellissima novità Nabiha Akkari.
Da notare, in un cameo, il rapper pugliese Caparezza, (affiancato per qualche secondo dalla fidanzata - vera - di Zalone) che accetta con ironia il piccolo ricatto di dover cantare alla festa del battesimo ambientata ad Alberobello, delle canzoni che decisamente non sono nel suo repertorio: Mietta e i Ricchi e Poveri, dominatori della cultura popolare ever green che dai watussi si è evoluta nella macchietta di se stessa. E qui il film da il meglio. Si ride e prende corpo.
Credo sia assolutamente un film da vedere, semplicemente, un film sugli italiani e i loro colorati caratteri.
Sarà l’ideale cine-digestivo, per dirla alla Zalone, il modo migliore per chiudere il periodo natalizio con qualche risata in più.

domenica 2 gennaio 2011

Ciak, si gira … a Bologna!

Bologna si conferma città amante del cinema e segue l’andamento nazionale che per il 2010 indica un aumento del 15% nel numero degli spettatori e il 23% degli incassi.

Nell’ultimo anno le presenze cinematografiche sotto le Due Torri sono in crescita e gli incassi sono aumentati rispetto al 2009, l’anno che aveva segnato una forte diminuzione. In leggero calo la produzione cittadina, ma Bologna può vantare l’affermazione dell’Arancia Film, che con “L’uomo che verrà” ha conquistato 3 David di Donatello e per il 2011 si prevede uno spot di dimensioni planetarie con l’uscita del film “Ameriqua”.
Etichettare come “Bollywood” è forse eccessivo, ma il rapporto con la pellicola resta sempre privilegiato. Nel 2010 in città sono stati girati due film: “Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati, e “Ameriqua”di Marco Bellone. Il secondo titolo ha fatto parlare molto, vista la presenza nel cast di Robert Kennedy III nipote di Bob Kennedy. Le riprese hanno impegnato la troupe per un mese, a settembre era facile imbattersi nelle maestranze che giravano nelle strade e nei locali cittadini. L’opera uscirà nelle sale nel 2011 e metterà in scena l’immagine di una Bologna dedita alle feste notturne e alle avventure universitarie che il giovane erede della famiglia Kennedy ha vissuto da studente nel 2005.
Ma non solo grandi nomi. La Film Commission regionale ha sostenuto la realizzazione di tre cortometraggi di animazione di produttori e registi bolognesi: “Mani Rosse”, “Transitcity 3 Aemilia” e “Dead Cat e Fresh Wee in Allburger”. In corso di realizzazione in città ci sono invece dei documentari, sempre sostenuti dall’ente regionale: “Bologna nel lungo ottocento”, “Bologna lucerna del diritto”, “La polvere di Morandi”, “I tortellini di Ioshi” e “La straordinaria storia della medicina a Bologna”.
La nota più lieta dell’anno cinematografico sono stati i risultati dell’Arancia Film, casa di produzione cinematografica bolognese nata nel 1996 dall’iniziativa di Giorgio Diritti e Simone Bachini. “L’uomo che verrà” di Diritti ha vinto il David di Donatello come miglior film dell’anno.
Dodici mesi intensi che tra biglietti staccati e pellicola girata hanno vissuto del lavoro di molti e dei sogni di chi guardando il grande schermo si è emozionato, ha riso o forse ha pianto. In attesa del prossimo ciak.

sabato 1 gennaio 2011

I bolognesi leggono "local": il best-seller è made in BO

Non solo Giorgio Faletti,Umberto Eco e Ken Follett. Tra gli scaffali delle librerie bolognesi sono sempre più numerosi i libri di autori locali e i titoli che raccontano la città. 
C’è la Bologna da scoprire, con le “101 cose da fare” e le “101 storie” di Margherita Bianchini, quella in cucina con Mangiamo a Bologna di Fabio Bottonelli e Giulia Rossi e la Bologna poliziesca di "Belva di città" di Massimo Fagnoni. Cifre di vendita non paragonabili ai numeri degli autori più commerciali, ma scrittori come i Wu Ming, Enrico Brizzi e Gianluca Morozzi, garantiscono la vendita di 150-200 copie l’anno, che sommate per tutte le librerie presenti in città, permettono agli autori bolognesi di conquistare una buona fetta di mercato.
Se i librai indipendenti, come La libreria delle Moline, si concentrano più su autori nazionali e testi accademici, nel triangolo dei libri, formato dalla Feltrinelli di piazza Ravegnana, la Coop Ambasciatori e il Mel Book Store ci sono sezioni riservate esclusivamente ad autori e titoli locali.
Attraverso il passaparola, o utilizzando i nuovi strumenti di pubblicità messi a disposizione dal web, gli autori locali, anche esordienti, riescono a ritagliarsi uno spazio e vendere fino alle 50 copie annuali per ciascuna libreria.
Ma il caso editoriale del 2010 sono state le sorelle Margherita e Valeria Simili, che con 3 libri di cucina pubblicati in pochi anni hanno venduto oltre 60 mila copie. L’ultimo lavoro delle cuoche bolognesi, che girano il mondo tenendo corsi di cucina, si intitola Sfida al mattarello. I segreti della sfoglia bolognese”. Un cofanetto libro più dvd che illustra la tecnica per fare la sfoglia e le principali ricette emiliano-romagnole.
Se il 2010 è stato un anno prolifico per l’editoria bolognese, il 2011 si aprirà con l’uscita in libreria dell’autobiografia di Maurizio Cevenini, edito da Pendragon, dove il Cev si racconta in un libro scritto a quattro mani con la figlia.