venerdì 28 marzo 2008

The Beggar's Opera

Dalla Londra dei bassifondi d'inizio Settecento, descritta da John Gay, alla Bologna di oggi.
E' "The Beggar's Opera" (L'opera del mendicante) diretta da Lucio Dalla, nella nuova traduzione e versione drammaturgica di Giuseppe Di Leva, che debutterà a Bologna il 29 marzo. Quello che è stato uno dei primi esempi di musical della storia del teatro (da cui Bertolt Brecht e Kurt Weill trassero ispirazione per la loro "Opera da tre soldi") riprende vita sul palcoscenico del Teatro Duse con la sua folla di ladri e prostitute, ricettatori e imbroglioni, che parlano vari dialetti.
I nomi dei protagonisti, nell'originale riconoscibili per il pubblico dell'epoca, sono stati tradotti fedelmente in italiano.
Per esempio quello di Mr. e Mrs. Peachum, che suona "denunciali", diventa "Speja", cioè spia in dialetto bolognese.
''L'Opera del mendicante è una delle avventure più divertenti e stimolanti in cui mi sia tuffato. - ha detto Dalla - Nonostante sia stata scritta trecento anni fa, parla un linguaggio assolutamente contemporaneo''.
Lo spettacolo, allestito dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti del capoluogo emiliano ed Eti, e in coproduzione con il Comunale di Modena e con I Teatri di Reggio Emilia, sarà rappresentato al Duse per portare l'opera - ha spiegato Dalla - a un pubblico più vasto.
Nei panni del losco ricettatore che insieme alla moglie (Angela Baraldi) fa arrestare il capo dei banditi che ha promesso alla figlia di sposarla, c'è Peppe Servillo, il cantante degli Avion Travel.
Il mendicante è Marco Alemanno mentre il bandito seduttore (capitan Uccello) è interpretato dal cantante lirico Borja Quiza Martinez.
Claudia Morselli

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