domenica 2 dicembre 2007

"Lascia perdere,Johnny"...Intervista a Fabrizio Bentivoglio


Quando hai pensato al film, avevi già in mente queste musiche, oppure sono state aggiunte dopo?
Stranamente, dico stranamente perché questo succede non tanto spesso nel cinema, le musiche hanno addirittura preceduto il film. C’erano già. Sono partito da racconti fatti a tavola da Fausto Mesolella, che è il chitarrista degli Avion Travel. Racconti di vita vissuta. Quando poi siamo arrivati a mettere insieme tutta la sceneggiatura, un racconto di una quarantina di pagine, la prima persona a cui sono andato a leggerlo, è stato lui. A quel punto lui mi diede un cd con vari temi che non erano ancora diventati canzoni. In realtà Fausto senza rendersene conto, aveva già scritto la colonna sonora del film. Quindi noi abbiamo scritto la sceneggiatura, ascoltando la musica.

Come è stato scelto il giovane Johnny, esordiente in questo film?
Ho fatto 800 provini di giovani ragazzi in tutte le scuole. Qualcuno mi aveva detto che c’era questo paesino della provincia di Caserta con una forte tradizione bandistica, con tutti i giovani del paese che sanno suonare almeno uno strumento. A un certo punto mi accorsi che non c’era un ragazzo che forse, avrebbe potuto, assomigliare … ma c’era lui. E quando l’ho visto, ho smesso di cercare. C’erano 15 ragazzi, io li ho visti tutti, ma avevo già scelto lui.

In che cosa cambia il lavoro, dall’essere attore a fare il regista?
Non cambia niente, non c’è nessuna metamorfosi. Il modo di lavorare, la passione per quello che si fa, sono gli stessi. Solo che anziché occuparsi di un dettaglio, seppure importante, ci si occupa di tutto il quadro. Cornice compresa.
Claudia Morselli

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