martedì 20 gennaio 2009

Gomorra approda al Teatro di Casalecchio di Reno

Di Gomorra libro e film si è parlato molto. Giustamente. Anche se il nome di Roberto Saviano, autore del romanzo-reportage che ha venduto più di un milione di copie e sceneggiatore del film di Garrone, è stato a volte scomodato a sproposito. L’adattamento teatrale scritto a quattro mani da Mario Gelardi – che cura anche la regia – e lo stesso Saviano ha riempito forse un po’ meno le pagine dei giornali e riscontrato meno consenso tra gli addetti ai lavori, ma – cosa molto più importante – ha riempito i teatri, visto che a settembre è partita la seconda tourneé che porterà la produzione del “Mercadante Teatro Stabile di Napoli” nuovamente in giro per l’Italia e che il 23 e 24 gennaio approderà al Teatro Testoni di Casalecchio di Reno.
Gomorra a teatro nasce prima ancora del libro – quello mandato poi in stampa e diventato un “caso” – e molto prima del film, quando Pasquale il sarto e Mariano-kalaschnikov non erano ancora i personaggi “finiti” del romanzo, ma c’erano le loro storie, che il regista ha potuto approfondire per dar vita ai personaggi in carne ed ossa che sarebbero saliti sul palco, e che vengono raccontati al di là del “fatto” che li coinvolge.
Impossibile racchiudere in un unico spettacolo tutti i personaggi cui Saviano ha dato voce e così – spiega Gelardi – «Abbiamo scelto e lo abbiamo fatto in base a quelle che erano per noi, le vite più “necessarie” da raccontare. La scelta è andata su cinque di quei personaggi, Pasquale, Mariano, Pikachu, Kit Kat e lo Stakeholder. Scelta difficilissima, perché in questo modo abbiamo dovuto sacrificare storie bellissime, come quelle di Don Peppino Diana». Cinque “figure” della criminalità organizzata – interpretati da Ernesto Mahieux, Giuseppe Gaudino, Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo, Giuseppe Miale di Mauro –, che si muovono nella semioscurità tra colonne di cemento, tubi innocenti e sacchi di terra (la scenografia è di Roberto Crea), ciascuno con la propria storia, raccontati secondo una struttura circolare, che li interseca e li mette in contatto, con Saviano (Ivan Castiglione) a fare da collante e ad aprire lo spettacolo con il discorso-denuncia
pronunciato a Casal di Principe il 23 settembre 2006. Suo è l’occhio che illumina e fotografa questi squarci di vita napoletana, suo il tentativo che diventa quasi ossessione di capire, di seguire e tirare le fila di una trama che parte da Casal di Principe e Secondigliano e passando dal Nord Italia arriva in Europa e nel mondo per poi far ritorno nella “terra dei fuochi”. Ha scritto Enzo Biagi: «Roberto Saviano non solo ha ‘denudato il mostro’, ma l’ha saputo spiegare come finora nessuno». Ha svelato la portata, gli ingranaggi e le infiltrazioni di quel grande impero economico che è la camorra, che non riguarda solo la Campania, ma ci riguarda tutti. E Gomorra-teatro ci racconta un po’ di più, come forse non hanno fatto il libro e il film, in che modo lo scrittore è arrivato a conoscere e denudare quel mostro che si fa chiamare “Sistema”.
Informazioni e prenotazioni
051/573040