giovedì 27 marzo 2008

Gli studenti contro il bullismo

Gli studenti bolognesi scendono in campo contro il bullismo e provano a prevenire ed arginare un fenomeno che, sempre più, sta prendendo piede nelle scuole.
Con questo intento, a metà marzo è partito il progetto "Consulta contro il bullismo", laboratorio didattico aperto a tutti gli studenti degli Istituti superiori dell'area bolognese, finanziato con 9.670 euro all'interno del progetto ministeriale "Smonta il bullo".
L'idea nasce dalla commissione Problematiche scolastiche della Consulta provinciale studentesca con l'aiuto della collaborazione degli esperti del "Progetto Scuola" del Cassero di Bologna (circolo Arcigay).
Il progetto mira a far confrontare gli adolescenti sul tema del bullismo, attraverso attività di educazione non formale, brainstorming, lavoro in piccolo gruppi, simulazioni, attività ludiche e rapporti di vita.
Gli studenti, inoltre, utilizzeranno testi e materiali audiovisivi, e riceveranno strumenti didattici da utilizzare in aula e a casa.
Le lezioni anti-bullo si articolano in tre incontri di due ore ciascuno a cadenza settimanale, che si realizzano come attività curriculare nell'arco dell'anno, cioè durante le ore di scuola.
Gli studenti indagheranno dunque i vari aspetti del bullismo, per scoprire che cos'è, in che forme si manifesta e con quali pretesti.
Inoltre: quali figure coinvolge, quali effetti sortisce, come si può prevenire e contrastare.
Si parlerà anche più in generale di pregiudizi, stereotipi e discriminazione.
Tutte le seconde classi degli Istituti bolognesi, 46 tra pubbliche e private, avranno dunque la possibilità di partecipare al progetto.
"Per ora hanno dato l'adesione una decina di classi, del Pier Crescenzi-Pacinotti, Keynes, Sabin, e altre", spiega Marco Carrelli, presidente della Consulta provinciale studentesca di Bologna, ma la disposizione finanziaria permetterà di far partire oltre 60 corsi, che si potranno svolgere anche nel prossimo anno scolastico.
"Le scuole che hanno già sottoscritto i corsi dimostrano una grande attenzione e responsabilità degli insegnanti verso il problema del bullismo; il corso è una misura preventiva e consente anche di approfondire un argomento di attualità", spiega Matteo Martelli, responsabile del Progetto Scuola Cassero.
Claudia Morselli

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