Il primo febbraio è uscito nelle sale italiane “Sogni e Delitti”, titolo originale “Cassandra’s dream”, la nuova commedia tinta di nero di Woody Allen, terzo film ambientato a Londra dopo “Match Point” e “Scoop”.
L’ultima fatica del regista newyorchese è stata presentata in anteprima mondiale come film fuori concorso alla 64° mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2007) nella sezione “Vecchi maestri”.
Il regista in questa sua ultima opera si è di nuovo fatto da parte come attore, lasciando pieno spazio ai due protagonisti, Ewan McGregor e Colin Farrell, impegnati comunque a dar vita ai suoi dilemmi morali.
Woody Allen ha voluto evidenziare come due ragazzi con qualche difetto ma, tutto sommato, gentili e di discreta educazione, pur essendo cresciuti nello stesso habitat e con identici principi, reagiscono diversamente davanti a proposte delittuose e al conseguente senso di colpa; ha voluto inoltre rimarcare come attualmente siano cambiati i concetti di moralità e di normalità e addirittura alcuni valori base stiano scomparendo.
Sembrerebbe quasi che ognuno di noi abbia mille giustificazioni per ogni gesto o azione più o meno grave che compie.
La trama è lineare ma avvincente; mantiene alta la tensione nello spettatore, però non convince appieno per via di situazioni poco realistiche e non approfondite.
La storia comunque regge grazie alla buona regia, alla bravura degli attori e alla bella e incisiva fotografia di Vilmos Zsigmond con il quale Allen aveva già lavorato.
Lo stesso regista ammette tuttavia che i suoi ultimi film, e ancor di più questo, sono stati fatti frettolosamente, con l’ansia di far presto a finire il lavoro per poter tornare a casa; così facendo, tuttavia, non è riuscito a presentare tutti i risvolti della storia in modo convincente.
Infine la location londinese, con i suoi cieli piovosi e le periferie grigie e buie, ma anche con i salotti sontuosi e i locali di ritrovo caldi e intimi, si presta molto bene per lo svolgimento del dramma.
Claudia Morselli
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