domenica 24 febbraio 2008

JAZZ: PAOLO FRESU TRA CINEMA E MUSICA.

Due culture musicali che si incontrano e dialogano e da cui nasce un’esperienza unica tradotta poi in un film–documentario dal titolo Zulu Meets Jazz, di Ferdinando Vicentini Orgnani e prodotto da Alba Produzioni.
Si tratta del documentario che verrà presentato in anteprima domani, lunedì 25 febbraio, alle ore 18.30, nella sala Grande dell’Arena del Sole, Alba Produzioni.
Girato a Durban il film, che uscirà nel circuito Microcinema, si avvale della produzione musicale del gruppo Sugar di Caterina Caselli, e presenta oltre ai concerti di Fresu con la band sufaricana anche varie testimonianze.
L’iniziativa è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.
"Si tratta di un film curioso e divertente - ha riferito l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi durante la presentazione alla stampa – in cui si incrocia la cultura jazzistica europea e quella africana, per certi aspetti un po’ “anarchica”.
“Il progetto – ha aggiunto Ronchi – è un ottimo connubio che incrocia le politiche su cui stiamo lavorando dall’inizio della legislatura, cioè la valorizzazione del documentario all’interno del settore cinematografico e della musica contemporanea in tutte le sue forme”.
L’assessore ha poi espresso un particolare apprezzamento per il lavoro di “grande qualità artistica” di Paolo Fresu, ma anche per la sua attività nell’ambito delle politiche culturali.
Il documentario è la storia di un incontro, quello tra Paolo Fresu e il gruppo sudafricano Kzn Vintage Legenda Orchestra: 26 elementi, tutti “zulu urbanizzati”, in una sorta di grande laboratorio musicale costruito intorno a due figure leggendarie del jazz locale, Theo Bophela e Ndikho Xaba.
Theo è un famoso musicista di colore, ex alcolista e ladro di lezioni di piano alla scuola dei bianchi, Ndikhp un trombettista jazz, bianco e imprudente nel lasciarsi trasportare ora dalle sonorità di una specie di violino a una corda con una cassa armonica costituita da una lattina d'olio, ora dal suono di un barattolo per il colore che fa da percussione.
L’incontro con Paolo Fresu ha permesso al gruppo di trovare nuove energie e produrre una serie di pezzi originali e arrangiamenti di musiche tradizionali.
Una nuova linfa che si è consolidata in questa singolare collaborazione musicale.
Al termine delle proiezioni Paolo Fresu si esibirà in concerto nel Paf Trio, insieme a Antonello Salis e Furio Di Castri: tre musicisti che non hanno certo bisogno di presentazioni, ormai protagonisti della scena jazz nazionale e internazionale e che trovano nella dimensione live il contesto migliore per esprimere le proprie peculiarità interpretative.
Autentico supergruppo, il P.A.F. Trio trae la propria linfa vitale da un innato senso dell’interplay, in esso convivono molteplici ingredienti sonori, amalgamati tra loro con grande gusto e fantasia. Musica solare, mediterranea nel respiro, schiettamente jazzistica nella pronuncia, frutto dell’incontro tra il lirismo di Fresu, l’estro vulcanico di Salis e la dinamica spinta propulsiva di Di Castri, questo concerto è concepito come una sonora “Mediterranean Way of Life”.
Claudia Morselli

1 commento:

Anonimo ha detto...

...bravissima...Paolo