sabato 12 aprile 2008

La mia musica per i poveri del nostro tempo

La musica e il Brasile sono le sue due grandi passioni. Non il paese della samba e del carnevale però. Il suo Brasile è quello delle favelas e delle baracche di fango. Lui è Matteo Giorgioni, bolognese, classe 1980, pianista, compositore e gran sognatore. Un viaggio in Brasile nel 2005 e un incontro importante con Airton Barreto, avvocato di favela, che gli fece conoscere Vila Velha, baraccopoli alla periferia di Fortaleza. Da allora porta avanti un sogno: fare qualcosa di concreto per loro. “Incominciare dalle piccole cose”: questa la sua filosofia. Prima è venuto l’acquedotto, poi l’ambulatorio e il centro giuridico per la difesa dei diritti umani. E in questo viaggio nelle miserie dei poveri del nostro tempo la musica come compagna. E come risorsa, al servizio del suo piccolo grande sogno, con i cd (Ho suonato di sognare, 2006; Incontri, 2007) e i concerti a favore del suo progetto. Stasera l’appuntamento è presso la sede del Quartiere Reno (via Battindarno 123, Sala Falcone e Borsellino) alle 21: musica, immagini e parole con Matteo Giorgione, Antonello Manzo (violoncello), Gabriele Gubbelini (didjeridoo), Antonino Barresi (flauto traverso), Francesco Gentile e Antonella Giliberti (poeti). E la mostra fotografica su Vila Velha di Anna Pinto. Ingresso libero
Katia Grancara

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