Dopo lo strepitoso successo di “Cado dalle nubi” (quasi 16 milioni di incassi al box-office) torna nei cinema Luca Medici, in arte Checco Zalone, uno dei comici più amati d'Italia, sempre in tandem con l'amico regista Gennaro Nunziante.
Oggi all'anteprima bolognese, in uscita il 5 gennaio per Medusa, distribuito in oltre 800 copie, il film promette di essere uno dei campioni d'incasso del nuovo anno, sfruttando anche l'onda lunga dell'ultimo week-end di vacanze natalizie.
Il personaggio Checco Zalone, è un ignorante il cui candore permette di dire e fare cose terribili. Stavolta non si parla di Lega e gay ma d’integrazione religiosa. Nella storia Zalone è un aspirante carabiniere, che viene ingaggiato tramite raccomandazione come guardia giurata del Duomo di Milano. Qui viene adescato da una studentessa d'architettura che si finge francese e se ne innamora. In realtà la ragazza è di origine araba e si trova a Milano per portare a termine la sua personale vendetta.
Questo è solo l'inizio di una reazione a catena che si concluderà comunque nel migliore dei modi, con i malintenzionati di turno seppelliti da una sana risata.
Così come quando dice a Farah, giovane "francese di madre bina" (magrebina) che in Italia non serve a niente studiare e che per ottenere qualcosa devi conoscere qualcuno di più in alto, la risata che scoppia naturale si spegne al pensiero che non si poteva proprio descrivere il nostro Paese meglio di così.
Poi un buon finale, scontato quanto basta ed innovativo, nuovo e pulito, nè il classico lieto fine e neanche la tragedia. La storia di mondi sociali che si accavallano e non si possono incontrare. Alcuni restano in equilibrio ed altri vanno via per necessità.
Da segnalare nella colonna sonora due brani originali composti da Medici, in puro stile zaloniano: “Se mi aggiungerai” (parodia dell'amore ai tempi di Facebook) e “L'amore non ha religioni”, composta a quattro mani con Nunziante.
Presenti nel cast anche Tullio Solenghi, Annarita del Piano, Rocco Papaleo e Ivano Marescotti, oltre alla bellissima novità Nabiha Akkari.
Da notare, in un cameo, il rapper pugliese Caparezza, (affiancato per qualche secondo dalla fidanzata - vera - di Zalone) che accetta con ironia il piccolo ricatto di dover cantare alla festa del battesimo ambientata ad Alberobello, delle canzoni che decisamente non sono nel suo repertorio: Mietta e i Ricchi e Poveri, dominatori della cultura popolare ever green che dai watussi si è evoluta nella macchietta di se stessa. E qui il film da il meglio. Si ride e prende corpo.
Credo sia assolutamente un film da vedere, semplicemente, un film sugli italiani e i loro colorati caratteri.
Sarà l’ideale cine-digestivo, per dirla alla Zalone, il modo migliore per chiudere il periodo natalizio con qualche risata in più.
Oggi all'anteprima bolognese, in uscita il 5 gennaio per Medusa, distribuito in oltre 800 copie, il film promette di essere uno dei campioni d'incasso del nuovo anno, sfruttando anche l'onda lunga dell'ultimo week-end di vacanze natalizie.
Il personaggio Checco Zalone, è un ignorante il cui candore permette di dire e fare cose terribili. Stavolta non si parla di Lega e gay ma d’integrazione religiosa. Nella storia Zalone è un aspirante carabiniere, che viene ingaggiato tramite raccomandazione come guardia giurata del Duomo di Milano. Qui viene adescato da una studentessa d'architettura che si finge francese e se ne innamora. In realtà la ragazza è di origine araba e si trova a Milano per portare a termine la sua personale vendetta.
Questo è solo l'inizio di una reazione a catena che si concluderà comunque nel migliore dei modi, con i malintenzionati di turno seppelliti da una sana risata.
Così come quando dice a Farah, giovane "francese di madre bina" (magrebina) che in Italia non serve a niente studiare e che per ottenere qualcosa devi conoscere qualcuno di più in alto, la risata che scoppia naturale si spegne al pensiero che non si poteva proprio descrivere il nostro Paese meglio di così.
Poi un buon finale, scontato quanto basta ed innovativo, nuovo e pulito, nè il classico lieto fine e neanche la tragedia. La storia di mondi sociali che si accavallano e non si possono incontrare. Alcuni restano in equilibrio ed altri vanno via per necessità.
Da segnalare nella colonna sonora due brani originali composti da Medici, in puro stile zaloniano: “Se mi aggiungerai” (parodia dell'amore ai tempi di Facebook) e “L'amore non ha religioni”, composta a quattro mani con Nunziante.
Presenti nel cast anche Tullio Solenghi, Annarita del Piano, Rocco Papaleo e Ivano Marescotti, oltre alla bellissima novità Nabiha Akkari.
Da notare, in un cameo, il rapper pugliese Caparezza, (affiancato per qualche secondo dalla fidanzata - vera - di Zalone) che accetta con ironia il piccolo ricatto di dover cantare alla festa del battesimo ambientata ad Alberobello, delle canzoni che decisamente non sono nel suo repertorio: Mietta e i Ricchi e Poveri, dominatori della cultura popolare ever green che dai watussi si è evoluta nella macchietta di se stessa. E qui il film da il meglio. Si ride e prende corpo.
Credo sia assolutamente un film da vedere, semplicemente, un film sugli italiani e i loro colorati caratteri.
Sarà l’ideale cine-digestivo, per dirla alla Zalone, il modo migliore per chiudere il periodo natalizio con qualche risata in più.
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