martedì 8 gennaio 2008

Il bello tenore agli Inferi


Debutta questa sera alle 20.30 al Teatro Comunale di Bologna una delle opere più romanticamente tragiche nella storia del melodramma, il capolavoro operistico di Christoph Willibald Gluck e Ranieri De Calzabigi, Orphée et Eurydice, dopo un'assenza di circa 30 anni, in una rivisitazione ispirata direttamente alla versione andata in scena a Parigi nel 1774, per la quale, a causa dell'allergia del pubblico francese per il timbro dei castrati, Gluck riscrisse la parte del protagonista per haute-contre, un tipo di voce maschile solitamente impiegata per le parti di eroe o di amante.
Quello messo in piedi dal Comunale è per molti aspetti un progetto particolare: nei panni del protagonista debutterà infatti Roberto Alagna - di ritorno nei teatri italiani dopo lo spiacevole episodio avvenuto alla Scala di Milano poco più di un anno fa - che certamente non è nè un castrato nè tantomeno un mezzosoprano contralto, voci per le quali Gluck aveva concepito nel 1762 l'opera.
Siccome Tutino e Alagna vantano una lunga collaborazione hanno pensato a un nuovo progetto nel quale è stata coinvolta l'intera famiglia Alagna: i fratelli David e Federico infatti si occuperanno della regia e delle scene.
“Volevamo restare sull’idea di un’opera originale non molto vista in Italia – chiarisce il regista David Alagna – anche se la nostra versione è molto più contemporanea nella narrazione rispetto a quella di Gluck. Abbiamo cercato di creare un racconto più naturale nei sentimenti e nei colori, con personaggi decisamente umani. Nessun lieto fine, che ci sembrava un’usanza antiquata – prosegue nella descrizione – ma siamo rimasti fedeli al racconto originale in cui Euridice muore tragicamente.”
Consapevole del fatto che una versione tanto moderna di un grande classico come Orphée et Eurydice (Euridice muore in un incidente stradale) possa creare scompiglio tra le fila degli appassionati, il sovrintendente Marco Tutino sostiene fermamente la necessità dell’opera lirica di “uno sforzo di rivisitazione per comunicare con il pubblico in maniera più diretta. Forse la versione di David farà scandalo perché viviamo in un paese in cui non siamo abituati a vivere apertamente il melodramma. Io trovo invece questo adattamento molto giusto e molto ben riuscito.”
Il debutto dell’opera, nel suggestivo allestimento realizzato dal Comunale in coproduzione con l’Opéra National de Montpellier e con il contributo della casa farmaceutica bolognese Alfa Wassermann, vede sul podio dell’Orchestra il maestro milanese Giampaolo Bisanti, che nonostante la giovane età vanta una solida esperienza sia nella lirica che nella sinfonica.
Claudia Morselli

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