lunedì 31 dicembre 2007

DERRICK MAY: "THE ONE" AL MATIS

Il padre della techno da Detroit a Bologna

La storia della musica techno girerà il primo gennaio 2008 sui piatti del Matis. Che per l’occasione saranno tre, come vuole la tradizione tutta “fatta a Detroit” che vede il mixaggio non fra due dischi ma addirittura fra tre, regalando una spettacolarità che ancora dopo vent’anni affascina. E suggerendo il miglior esempio possibile di come in certi momenti del passato il futuro fosse più che mai vicino. Molto più di adesso. Il primo giorno dell’anno, e data non sarebbe più propizia, inaugurerà infatti la serata “The One”, dedicata ai protagonisti di quella musica oltre i 140 battiti per minuto che è diventata fenomeno sociale globale unendo una popolazione di giovani sotto lo stesso groove. Per tenere a battesimo l’evento è stato chiamato Derrick May, il dj e produttore che ha forgiato il suono techno assieme agli amici di liceo Juan Atkins e Kevin Saunderson (insieme la santa trinità), lanciandone il primo vero manifesto sonoro nel 1988, “Strings of Life”. Il pezzo è un vero classico del genere e mostra tutta l’elaborazione che sta a monte dell’invenzione di questo nuovo suono: l’eredità della house di Chicago, l’umore pienamente soul, i sintetizzatori sperimentali. Elettricità liquida, plasmata sui solchi di vinili che rimangono gioielli della musica del secolo scorso e continuano a influenzare quella attuale. Perché tutte le produzioni di quella fine anni ottanta sono ancora suonate oggi, cariche di fantastica contemporaneità e piene di citazioni delle sonorità da cui la techno traeva la sua linfa: il soul Motown, il funk di George Clinton, l’elettronica dei Kraftwerk.
Benedetta Cucci

Nessun commento: