giovedì 29 novembre 2007

Non solo Dive. Le pioniere del cinema italiano


Prima nazionale a Bologna per una retrospettiva che si occupa dell'altra faccia del cinema muto femminile: quello fatto da donne e non dive.
“Non solo dive. Pioniere del cinema italiano”, dal 2 dicembre al cinema Lumière e al convento di Santa Cristina ci rivela che a inizio secolo il cinema non era fatto solo da attrici glamourose come ci tramandano i cliché.

Tra gli Anni Dieci e Venti l'industria della Settima Arte pullulava di manager, registe, scenografe, montatrici, comiche, stunt. Questo ci fa scoprire una ricerca che sta alla base del festival promosso dall'Associazione Orlando in collaborazione con l’Università, la Cineteca Nazionale e quella di Bologna. In programma una trentina di pellicole rare del cinema muto concentrate in dieci serate di proiezioni. Gran finale dal 14 al 16 dicembre con un convegno internazionale per riscoprire le biografie delle tante donne che, in modi differenti, e con maggiore o minore successo, furono nel cinema muto. Chi sono? Elvira Notari, Elvira Giallanella, Elettra Raggio, Astrea, Esterina Zuccarone, per citarne alcune. Ma non si deve far torto a Eleonora Duse o Francesca Bertini, dive sì, ma grandissime donne che si batterono per imporre le proprie scelte nella messa in scena dei loro film. Della retrospettiva fanno parte anche due pellicole restaurate dalla Cineteca Nazionale con supporto di Orlando, grazie a un finanziamento complessivo per il festival di 100.000 euro dal Ministero per i Beni Culturali: Umanità, di Elvira Giallanella del 1919 e ‘A santanotte, di Elvira Notari, rutilante melodramma napoletano del 1921.
Claudia Morselli

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