venerdì 5 dicembre 2008

Dal carcere al Teatro

Il carcere esce e va in città. E’ la prima volta che accade a Bologna, che dei detenuti escano dalla struttura penitenziaria per salire da attori sul palco di un teatro cittadino, e l’evento – che porterà il 10 e l’11 dicembre (ore 21,30) il Cantico degli Yahoo dalla Casa Circondariale della Dozza, dov’è stato allestito con i detenuti della Sezione penale maschile e presentato lo scorso giugno, alla Sala InterAction dell’Arena del Sole che l’ha inserito nel suo cartellone – ha rischiato di sfumare. Lo racconta con un po’ di amarezza il regista Paolo Billi, per la prima volta impegnato con questo “Esperimento di Teatro alla Dozza” in un carcere adulti (decennale è l’esperienza del suo Teatro del Pratello all’Istituto Penale Minorile di Bologna), ma lo fa ringraziando chi ha creduto nel valore dell’evento – per i detenuti e per la città che li incontra – e l’ha reso possibile, a partire dal Direttore della Dozza Gianluca Candiano e dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale.
E proprio Candiano – insediatosi alla Dozza da 20 giorni, ne era stato vicedirettore fino al 2003 – sottolinea come l’esperienza teatrale, e quindi il lavoro sulla corporeità e sulle emozioni, assuma un significato ancora più importante in un soggetto privato della propria libertà e si impegna a rilanciare simili iniziative, pensando anche a percorsi permanenti. Un impegno non da poco, se si pensa alle condizioni “poco dignitose” (sovraffollamento, carenza di organico) in cui versa il carcere di Bologna, denunciate dal personale della Polizia Penitenziaria e dallo stesso Direttore, che afferma le sue intenzioni di portare formalmente la questione Dozza nelle sedi istituzionali cittadine. Una situazione critica, che avvalora il lavoro fatto dal regista Billi con i detenuti e il fatto di essere riusciti a portare lo spettacolo fuori dal carcere, opportunità non prevista inizialmente.
Il Cantico degli Yahoo è liberamente ispirato all’opera satirica di J. Swift, in particolare all’ultimo viaggio di Gulliver nel paese degli Houyhnhnm, governato da saggi cavalli che tengono sottomessi gli Yahoo, immondi animali tanto simili alla razza umana. E’ un oratorio per voci e pianoforte, con le musiche composte ed eseguite da Daniele Furlati, senza allestimento scenico, e vedrà sul palco quattro dei sette detenuti-attori coinvolti nella versione originale. E proprio a Gianfranco, Slim e Makram – che non hanno potuto usufruire secondo l’art 21 della possibilità giuridica di lavorare all’esterno per un periodo di 3 giorni (nel caso specifico assunti come attori dalla Compagnia del Pratello che ha prodotto lo spettacolo) – il regista dedica lo spettacolo. Ingresso da 8 a 15 euro. Informazioni 051- 2910910
Katia Grancara

1 commento:

Anonimo ha detto...

grande,...finalmente!!!