martedì 10 giugno 2008

Una torre, una strada, una foto

Prendendo via Altabella e girando a sinistra per via Sant’Alo te la trovi davanti, in tutti i suoi 60 metri di bellezza: è la Torre Prendiparte, la seconda per altezza dopo quella degli Asinelli. Fatta costruire dalla famiglia guelfa dei Prendiparte nel XII secolo come presidio militare e trasformata nel ‘700 nelle prigioni dell’Arcivescovado, oggi la torre è un esclusivo “riparo” – come ama definirla il proprietario Matteo Giovanardi – dove è possibile soggiornare e organizzare eventi. E’ in questa location d’eccezione che stasera verrà inaugurata la mostra fotografica “Una torre, una strada, una foto”: venti pannelli in bianco e nero (la stampa è in digitale ma gli scatti sono su negativi) collocati a partire dal IV piano di Margherita Cecchini, che ritraggono i volti degli abitanti di Via Broccaindosso, nel Quartiere San Vitale, dove l’anno scorso in occasione della Festa di Strada è stato allestito il primo set fotografico del progetto più ampio “A me gli occhi”. Un’indagine fotografica sul concetto di cittadinanza e appartenenza territoriale, ideato da Elena Correra e promosso dall’associazione Orfeonica di Broccaindosso con il patrocinio del Quartiere San Vitale, che vuole documentare il legame tra gli abitanti e la città e le vie in cui abitano. Legame simboleggiato da un oggetto che le persone sono state invitate a portare e con cui sono state ritratte. Visitare la mostra - che dal 13 settembre tornera' in via Broccaindosso all'Arena Orfeonica - sarà un’occasione unica per ascoltare e ammirare la storia racchiusa tra le mura di questa torre, godendosi alla fine una degustazione nella terrazza che offre una veduta spettacolare sui tetti di Bologna, dove ci sarà un fotografo pronto a ritrarre nuovi volti. Due visite guidate (20 e 21,30, prenotazioni 366/4112820, 15 euro) che si ripeteranno ogni martedì di giugno e il 2, 10, 15, 22 di luglio.
Katia Grancara

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